L’Italia fatica a tenere il passo con la digitalizzazione, con molte Piccole e Medie Imprese (PMI) ancora indietro nell’adozione di tecnologie digitali rispetto alla media europea. Nonostante i numerosi vantaggi che la digitalizzazione può portare, come una maggiore competitività, ottimizzazione dei processi e resilienza, le PMI italiane si trovano a dover affrontare sfide impegnative legate a barriere tecnologiche, culturali ed economiche. Ecco perché gli imprenditori italiani si spostano a Dubai, la Capitale Mondiale dell’IA, che offre risorse e vantaggi fiscali, per portare al successo la propria società.
Imprese in Italia: la crisi colpisce ancora
Secondo i dati DESI, l’Italia si posiziona solo al 18° posto tra i 27 Stati membri dell’UE nell’Indice di digitalizzazione dell’economia e della società.
Sebbene abbia registrato il progresso più significativo tra tutti i paesi dell’UE tra il 2017 e il 2022, il punteggio italiano (49,3) rimane ancora inferiore alla media europea (52,3) e a Paesi come Spagna (60,8), Francia (53,3) e Germania (52,9).
Un fattore chiave è la carenza di competenze digitali.
Solo il 15,5% delle imprese italiane ha offerto formazione ICT ai propri dipendenti, contro una media europea del 20%.
Inoltre, la quota di laureati in ambito ICT in Italia è solo dell’1,4% rispetto al 4% a livello UE, posizionando il nostro Paese all’ultimo posto.
Questa mancanza di competenze digitali ha un impatto diretto sull’economia reale.
Secondo i dati ISTAT, il fatturato medio per addetto delle imprese italiane con un alto “Digital Intensity Index” (che misura l’utilizzo di 12 tecnologie digitali) è più che doppio rispetto a quelle con un indice basso (408.500 euro vs 162.400 euro).
Un altro fattore che frena la digitalizzazione è la scarsa copertura di reti a banda ultra-larga nelle aree industriali e artigianali, cuore pulsante dell’economia italiana.
Mentre la fibra ottica (FTTH) ha raggiunto il 54% dei clienti residenziali, nelle aree produttive la copertura è inferiore al 20%.
Per colmare questo divario, sono necessari investimenti mirati e un impegno coordinato di tutti gli attori interessati.
Dubai, la Capitale dell’IA
Dubai sta rapidamente emergendo come il centro globale dell’intelligenza artificiale, grazie agli ambiziosi piani della città per diventare la metropoli più all’avanguardia per questa tecnologia rivoluzionaria.
Secondo quanto riportato da Business Wire, Dubai si è impegnata a formare un milione di persone nell’utilizzo dell’IA nei prossimi tre anni, un programma senza precedenti al mondo.
Questo fa parte degli sforzi degli Emirati Arabi Uniti per trasformare il Paese da una potenza petrolifera a una potenza dell’intelligenza artificiale.
“Vogliamo essere la città più pronta per il futuro e continuare a prepararci per l’era dell’IA, sviluppando competenze e abilità che supportino il cambiamento tecnologico globale e pongano Dubai all’avanguardia dell’innovazione”, ha dichiarato il principe ereditario Sheikh Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, presidente della Dubai Future Foundation (DFF).
L’obiettivo è che entro il 2031, il 40% del prodotto interno lordo degli Emirati Arabi Uniti sia generato dall’intelligenza artificiale.
Per raggiungere questo traguardo, il Paese ha nominato il primo Ministro di Stato al mondo per l’IA, Omar Al Olama, e sta attirando talenti nel campo dell’IA, oltre a fornire un forte sostegno alle startup.
A guidare questo sviluppo ci sono colossi tecnologici globali come Microsoft, Google e IBM, che hanno già partecipato al primo Campionato mondiale di ingegneria generativa organizzato a Dubai.
Questa competizione ha messo in luce l’ampia applicabilità degli strumenti di IA, con categorie che vanno oltre la semplice codifica, come l’arte e la letteratura.
“Vogliamo mostrare alle persone che esiste un’ampia gamma di casi d’uso. Che siate degli esperti o meno, potete usare questi strumenti”, ha affermato Al Olama.
Con il suo impegno senza precedenti nell’IA e gli investimenti massicci, Dubai sta rapidamente affermandosi come la capitale mondiale dell’intelligenza artificiale, posizionandosi all’avanguardia di questa rivoluzione tecnologica.
Ecco perché gli imprenditori che decidono di Investire a Dubai sono sempre più numerosi: il Paese si sta facendo spazio tra le più importanti economia del pianeta.