Nel 2024 e in questo inizio di 2025, l’Italia ha visto un’impennata nei canoni d’affitto residenziali, soprattutto nelle grandi città universitarie e nei poli metropolitani. Secondo il report di Scenari Immobiliari e Abitare Co., i canoni medi sono aumentati del 4,7% su base annua e nel 2025 stanno crescendo di oltre il 4%, superando gli 85 euro al metro quadro. Milano, Roma e Bologna guidano la classifica delle città più care, seguite da Napoli e Genova. Questo scenario sta rendendo sempre più difficile per studenti, lavoratori e famiglie trovare soluzioni abitative a costi sostenibili.
Milano, Roma e Bologna: le regine degli affitti
A Milano, il canone medio annuo raggiunge i 180 euro al metro quadro, con punte di 600 euro in quartieri esclusivi come San Babila e Senato.
A Roma, zone come Piazza del Popolo e Parioli toccano i 610 euro al metro quadro.
Bologna si distingue con il quartiere Galvani, dove affittare un immobile nuovo può costare anche 230 euro al metro quadro annuo.
Questi numeri rendono evidente come vivere nelle principali città italiane stia diventando un lusso, spingendo molti a valutare alternative, anche fuori dai confini nazionali.
L’impatto degli affitti sulle imprese e sul lavoro
Il caro affitti in Italia non influisce solo sui residenti, ma anche sulle imprese.
Start-up, freelance e piccole aziende trovano sempre più difficile sostenere i costi di locazione.
Questo fenomeno sta alimentando la tendenza a trasferire attività all’estero.
In particolare, molti imprenditori stanno valutando di aprire una società a Dubai, dove il costo della vita e delle sedi aziendali può risultare più vantaggioso rispetto alle città italiane, senza contare le agevolazioni fiscali significative offerte dagli Emirati.
Vivere a Dubai: un’alternativa sempre più attraente
Dubai rappresenta oggi una delle mete più ambite per chi cerca nuove opportunità personali e professionali.
Sebbene il costo della vita possa variare molto in base allo stile di vita scelto, in media vivere a Dubai risulta più accessibile rispetto a Milano o Roma nei quartieri di lusso.
Affittare un appartamento di media grandezza può costare tra i 1.200 e i 2.000 euro al mese, una cifra che, considerando i servizi e il tenore di vita offerto, è particolarmente competitiva.
Non sorprende, quindi, che sempre più persone scelgano di trasferirsi o di fondare un’azienda a Dubai.
Aprire una società a Dubai: opportunità e vantaggi
Chi decide di aprire società a Dubai può contare su un ambiente imprenditoriale dinamico e favorevole.
Gli Emirati Arabi offrono zone franche con esenzioni fiscali totali o parziali, processi burocratici snelli e un accesso facilitato ai mercati internazionali.
Inoltre, il sistema bancario è altamente sviluppato e l’ecosistema di business è in crescita costante, rendendo Dubai una delle destinazioni più interessanti per chi desidera rilanciare la propria attività lontano dalle difficoltà immobiliari italiane.
Restare o guardare altrove?
Di fronte agli affitti proibitivi delle principali città italiane, sempre più persone stanno valutando seriamente di trasferirsi all’estero, sia per motivi personali che professionali.
Dubai emerge come una delle mete più strategiche per chi cerca non solo un miglior rapporto qualità-prezzo nell’abitazione, ma anche per chi vuole dare vita a una nuova azienda a Dubai, sfruttando vantaggi fiscali e opportunità di crescita.
La scelta, oggi più che mai, è tra continuare a sopportare costi sempre più elevati o aprirsi a nuove possibilità globali.