Confartigianato, “Italia, il Paese più colpito dai Dazi di Trump con un Calo del 16,8% nell’Export”; gli Emirati Arabi Uniti Cresceranno del +5% nel 2025

Dazi Trump

Il panorama economico globale si presenta complesso e ricco di sfide per il made in Italy, con le recenti politiche protezionistiche degli Stati Uniti che minacciano l’export italiano. In un contesto in cui i dazi introdotti dall’amministrazione Trump potrebbero portare a un calo significativo delle esportazioni italiane verso il mercato americano, è fondamentale analizzare l’impatto di queste misure sui settori chiave dell’economia nazionale. Parallelamente, l’economia degli Emirati Arabi Uniti si conferma in crescita, offrendo un modello di resilienza e opportunità per gli imprenditori italiani. Questo articolo esplora i rischi legati ai nuovi dazi statunitensi e le opportunità che un’economia in espansione come quella emiratina può rappresentare per il nostro Paese.

I Dazi di Trump e il Rischio per l’Export Italiano: Un Calo di 11 Miliardi

Con l’implementazione dei nuovi dazi annunciati dall’amministrazione Trump, l’Italia si trova a fronteggiare una potenziale riduzione dell’export che potrebbe superare i 11 miliardi di euro.

Secondo uno studio di Confartigianato, il nostro Paese è tra i più colpiti in Europa, con una diminuzione che potrebbe arrivare fino al 16,8%.

Gli Stati Uniti rappresentano il secondo mercato più importante per l’Italia, subito dopo la Germania.

L’allerta della Banca d’Italia evidenzia come le misure protezionistiche statunitensi possano avere “effetti significativi” sulle piccole e medie imprese italiane che esportano verso il mercato americano.

La stima indica che, con dazi aggiuntivi del 10% o 20%, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti potrebbero diminuire rispettivamente del 4,3% o addirittura del 16,8%.

Negli ultimi anni, gli Stati Uniti hanno visto un incremento delle vendite italiane, con un aumento del 58,6% tra il 2018 e il 2023, raggiungendo un valore di 24,9 miliardi di euro.

Nel 2024, il made in Italy ha avuto un buon riscontro, in particolare nei settori:

  • farmaceutico (+19,5%);
  • alimentare (+19.5%);
  • bevande e tabacco (+18%) ;
  • apparecchi elettrici (+12,1%).

Tuttavia, i settori più vulnerabili alle nuove politiche protezionistiche sono quelli con un’alta concentrazione di micro e piccole imprese, come moda, mobili, legno e gioielleria, che nel 2024 hanno esportato negli Stati Uniti prodotti per un valore di 17,9 miliardi.

Le regioni italiane maggiormente esposte a queste dinamiche sono Lombardia (20,5% del totale nazionale), Emilia-Romagna (16,3%), Toscana (15,6%), Veneto (10,9%), Piemonte (7,9%) e Lazio (5,1%).

Il presidente di Confartigianato, Marco Granelli, sottolinea l’importanza di puntare sull’alta qualità del made in Italy, definita come un’arma distintiva riconosciuta e apprezzata sui mercati internazionali.

Previsioni di Crescita Economica degli Emirati Arabi Uniti: Fmi Rivede al Rialzo il PIL per il 2025

Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha aggiornato le sue stime di crescita per gli Emirati Arabi Uniti, evidenziando un miglioramento significativo rispetto alle previsioni fatte ad aprile.

Secondo i dati più recenti, il Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Emirati è previsto in aumento per il 2025, con una crescita è stimata al 5,1%, superiore al 4,2% indicato in precedenza.

Queste previsioni indicano un rafforzamento dell’economia emiratina, che si prevede crescerà a un ritmo più veloce rispetto alla media dei Paesi esportatori di petrolio della regione, la quale è stimata al 3,9% nel 2025.

Per quanto riguarda l’inflazione, l’Fmi prevede che nel 2025, l’inflazione dovrebbe attestarsi al 2,1%, leggermente superiore al 2,0% previsto in precedenza.

A fronte di questi dati, emerge un contrasto significativo con la situazione economica dell’Italia, che deve affrontare diverse criticità, come il rallentamento degli investimenti e la carenza di forza lavoro.

Gli Emirati Arabi Uniti si presentano così come un esempio di resilienza e crescita in un contesto regionale complesso.

Le sfide e le opportunità offerte da queste previsioni economiche rappresentano spunti di riflessione per i decisori politici e gli attori economici, evidenziando l’importanza di strategie lungimiranti per sostenere la crescita e promuovere la competitività a livello globale.

Investire a Dubai si configura come un’opzione interessante per gli imprenditori italiani, mentre trasferirsi a Dubai rappresenta un’opportunità per i cittadini italiani in cerca di una vita migliore in un’economia in salute.

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