Il Fondo Monetario Internazionale ha recentemente aggiornato le previsioni economiche per l’Italia, e il quadro non è incoraggiante. Il tasso di crescita per il 2025 è stato rivisto dallo 0,7% allo 0,4%, mentre per il 2026 si prevede un incremento contenuto, dallo 0,9% allo 0,8%. Il FMI sottolinea che, nonostante gli effetti positivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il Paese resta frenato da una combinazione di tariffe elevate, burocrazia complessa e incertezza politica ed economica. In questo contesto stagnante, cresce l’interesse verso mercati più dinamici, come quello degli Emirati Arabi Uniti.
Dubai: un modello di crescita sostenuta
Mentre l’Italia rallenta, Dubai prosegue la sua traiettoria di espansione economica.
Grazie a politiche fiscali favorevoli, investimenti in infrastrutture digitali e innovazione, la città emiratina si conferma una delle economie in più rapida crescita al mondo.
Nell’ultimo anno, Dubai ha registrato una crescita del PIL superiore al 3,5%, trainata dai settori tecnologico, turistico e finanziario.
Questo contesto rende particolarmente vantaggioso aprire una società a Dubai, soprattutto per imprenditori italiani in cerca di stabilità e opportunità di espansione internazionale.
Le criticità italiane: tariffe e burocrazia
Secondo il direttore del FMI, Alfred Kammer, l’Italia ha bisogno di ulteriori riforme strutturali per rilanciare la competitività e sostenere la produttività.
Le tariffe energetiche e logistiche restano tra le più alte in Europa, penalizzando imprese e famiglie.
Inoltre, la complessità burocratica continua a scoraggiare l’avvio di nuove attività economiche.
In questo scenario, trasferire o fondare un’azienda a Dubai diventa una strategia concreta per chi desidera un contesto più favorevole all’impresa.
Aprire società a Dubai: vantaggi concreti
Aprire una società a Dubai comporta vantaggi tangibili:
- esenzione fiscale sul reddito aziendale in molte free zone;
- proprietà straniera al 100%;
- tempi di apertura rapidi;
- un ambiente imprenditoriale trasparente.
Inoltre, la posizione geografica strategica tra Europa, Asia e Africa rende Dubai un hub ideale per il commercio internazionale.
Non a caso, sempre più aziende europee stanno delocalizzando parte delle proprie attività negli Emirati per ottimizzare costi e aumentare la competitività globale.
Un ecosistema in evoluzione
Il governo di Dubai continua a investire in innovazione, digitalizzazione e smart city.
Programmi come “Dubai Economic Agenda D33” e “Dubai Future Foundation” puntano a trasformare l’emirato in uno dei centri economici più avanzati entro il 2033.
Le opportunità per chi vuole creare un’azienda a Dubai sono numerose, spaziando dalla tecnologia green al fintech, dal turismo di lusso alla logistica.
Inoltre, il supporto governativo agli imprenditori internazionali è costante, con incentivi, visti agevolati e assistenza per l’integrazione nel mercato locale.
Stallo italiano, slancio emiratino
L’Italia, pur avendo risorse e potenzialità, si trova in una fase di stagnazione economica aggravata da tariffe alte e incertezza politica.
Di contro, Dubai offre un contesto dinamico, innovativo e fiscalmente vantaggioso per chi intende avviare una società o espandere il proprio business all’estero.
In un mondo sempre più globalizzato, guardare oltre i confini nazionali non è più un’opzione ma una necessità per molte realtà imprenditoriali italiane e investire a Dubai è sempre più appetibile.