Secondo un sondaggio Ipsos condotto nell’ultimo mese su un campione di mille persone, un italiano su cinque non ha mai sentito parlare di economia circolare. Presentato durante l’11esima edizione dell’Ecoforum nazionale, il sondaggio ha evidenziato lo stato della sostenibilità in Italia. Il forum, dal titolo “Economia 2030,” ha fornito un quadro della consapevolezza e delle pratiche sostenibili nel Paese. Altri territori, invece, sono molto attenti al tema dell’Ambiente e, tra questi, emerge l’attenzione alla Sostenibilità a Dubai.
Italia e Ambiente: rapporto difficile
Un italiano su cinque non ha mai sentito parlare di economia circolare, secondo un sondaggio Ipsos condotto il mese scorso su mille persone.
Presentato durante l’11esima edizione dell’Ecoforum nazionale, il sondaggio ha messo in luce la situazione della sostenibilità in Italia.
Il forum, intitolato “Economia 2030. Priorità, Cantieri, Strumenti per Raggiungere gli Obiettivi Europei”, è stato organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club, evidenziando l’importanza di rafforzare l’economia circolare per affrontare le sfide ambientali ed economiche del Paese.
Dal sondaggio emerge che il 54% degli italiani considera la transizione verso un’economia circolare una priorità, sostenendo la necessità di incentivare l’uso e la produzione di energie rinnovabili.
Tuttavia, il 55% della popolazione non ha una conoscenza approfondita dell’economia circolare: il 19% non ne ha mai sentito parlare, il 3% la confonde con altre discipline e il 33% non ha chiaro il concetto. Ipsos sottolinea che la comunicazione sull’economia circolare in Italia è carente, con solo il 12% degli intervistati che ritiene l’Italia in una posizione migliore rispetto alla media europea in termini di circolarità delle produzioni.
Nonostante ciò, l’Italia si colloca al secondo posto in Europa per consumo e produzione responsabile.
In tema energetico, il 38% degli intervistati chiede una semplificazione dei processi autorizzativi per gli impianti di energie rinnovabili, favorendo pratiche sostenibili.
Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, il 70% delle famiglie si dimostra attento allo smaltimento corretto, seguito dal settore pubblico (62%) e dalle aziende (57%).
I materiali più difficili da smaltire, secondo gli italiani, includono l’olio minerale lubrificante usato (60%), i Raee (53%) e la plastica dura (50%).
Il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) prevede “131 GW di rinnovabili entro il 2030” e un contributo nucleare di almeno l’11% del fabbisogno elettrico nazionale entro il 2050.
Tuttavia, le associazioni ambientaliste criticano duramente questo approccio, definendolo irrazionale e troppo orientato verso gas e nucleare.
Il sondaggio rivela anche che, sebbene la conoscenza della sostenibilità rimanga stabile, cresce la percentuale di chi ha una visione distorta del tema.
Gli italiani associano i disastri naturali ai cambiamenti climatici (61%) e avvertono che questi influiscono sui costi dei prodotti alimentari e della vita (rispettivamente 44% e 45%).
Solo un italiano su cinque riconosce le migrazioni legate ai cambiamenti climatici.
Inoltre, oltre la metà degli italiani crede che i “green jobs” aumenteranno in futuro, con una percentuale che sale al 71% tra coloro che conoscono l’economia circolare.
Infine, il sondaggio mostra che il 75% degli italiani non considera il nucleare una soluzione valida a causa dei rischi e dei costi associati.
Solo il 25% è favorevole a un ritorno al nucleare, in contrasto con le attuali politiche del governo Meloni, che prevedono una quota nucleare tra l’11% e il 22% entro il 2050 nel Pniec.
Sostenibilità a Dubai in tutti i settori
Nel 2025, il mercato immobiliare di Dubai si distingue per l’accento posto sulla sostenibilità.
In risposta alle sfide globali legate ai cambiamenti climatici, la città sta implementando iniziative audaci per diventare un esempio di ecologia urbana.
The Sustainable City rappresenta un chiaro esempio di questo movimento.
Non solo offre abitazioni di lusso, ma è progettata integralmente per essere ecologica.
Le residenze sono energeticamente autosufficienti, grazie all’ampio utilizzo di pannelli solari che coprono circa 157.000 metri quadrati.
Inoltre, il progetto integra veicoli elettrici e un sistema di gestione dei rifiuti esemplare, promuovendo la separazione dei rifiuti direttamente nelle abitazioni.
Questi materiali vengono riciclati o compostati per l’agricoltura locale.
L’interesse globale per il progetto è stato notevole, con celebrità come Leonardo DiCaprio che hanno visitato la città per osservare da vicino le innovazioni attuate.
Anche delegazioni politiche e funzionari di diverse città del mondo sono stati attratti, desiderosi di apprendere e replicare il modello di sostenibilità di Dubai.
Affrontare la Sfida del Raffreddamento
Una delle sfide principali per Dubai è il raffreddamento degli edifici in un clima caldo. The Sustainable City affronta questa problematica con soluzioni innovative, utilizzando sistemi di raffreddamento altamente efficienti che riducono il consumo energetico complessivo. Circa il 70% dell’energia utilizzata è destinata al raffreddamento, dimostrando che è possibile soddisfare questa esigenza in modo sostenibile.
The Sustainable City non si limita alla costruzione di abitazioni ecologiche; è anche un centro educativo sulla sostenibilità.
Ogni anno, la città accoglie 20.000 studenti e numerosi visitatori internazionali, offrendo loro l’opportunità di apprendere dalle pratiche sostenibili.
È previsto lo sviluppo di un istituto dedicato alla formazione professionale sulla sostenibilità, che organizzerà conferenze ed eventi per aumentare la consapevolezza e promuovere pratiche eco-sostenibili.
La visione alla base di The Sustainable City è quella di creare un modello che possa essere replicato in tutto il mondo.
Attualmente, sono in fase di costruzione altre quattro città sostenibili nella regione MENA, progettate per essere ancora più avanzate.
L’obiettivo è dimostrare che uno stile di vita sostenibile è non solo possibile, ma essenziale per affrontare le sfide climatiche future.
Senza interventi, studi prevedono un aumento della temperatura globale di 3-4 gradi entro il 2050, con conseguenze disastrose per l’ambiente e le città costiere.
Dubai si sta affermando come leader globale nella sostenibilità urbana.
Progetti come The Sustainable City non solo contribuiscono alla riduzione delle emissioni di carbonio, ma promuovono anche uno stile di vita sano e in armonia con l’ambiente.
Questo approccio integrato, che unisce sostenibilità economica, sociale e ambientale, è destinato a diventare la norma nei progetti futuri, rendendo Dubai un esempio luminoso di come le città possano evolversi per affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Ecco perché un numero sempre più consistente di famiglie e imprese decide di Trasferirsi a Dubai e fruire della sua avanguardia anche in tema ambientale.
Mentre il mondo si dirige verso un futuro incerto a causa dei cambiamenti climatici, Dubai dimostra che con innovazione e determinazione, è possibile costruire un ambiente urbano che non solo sopravvive, ma prospera in simbiosi con la natura.