L’Italia sta perdendo un’importante opportunità nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale (IA). Questo allarme emerge da uno studio condotto da Teha in collaborazione con Microsoft Italia, presentato al Forum di Cernobbio. Il Bel Paese si posizione ai peggiori livelli tra le nazioni che investono in intelligenza artificiale, classificandosi tra gli stati meno pronti ad affrontare la rivoluzione in atto. Contrariamente, Dubai è la Capitale Mondiale dell’AI, grazie ai suoi ingenti investimenti nell’intelligenza artificiale, che migliora la vita delle famiglie e delle imprese emiratine.
L’Italia non investe in Intelligenza Artificiale
Teha in collaborazione con Microsoft Italia ha condotto una ricerca presentata al Forum di Cernobbio circa il ruolo dell’intelligenza artificiale nel nostro Paese.
Secondo lo studio, una massiccia adozione dell’IA potrebbe generare un impatto economico di 312 miliardi di euro nel prossimo quindicennio, corrispondente a un aumento del 18,2% del PIL italiano.
Tuttavia, le aziende italiane si trovano a fronteggiare una carenza di competenze, investimenti insufficienti e una mancanza di una strategia chiara.
Le aziende stanno già integrando soluzioni di IA generativa nei loro processi, riconoscendo il valore competitivo che queste tecnologie possono apportare.
Tuttavia, l’ecosistema tecnologico italiano poco sviluppato ostacolano i progressi.
Inoltre, la lentezza dell’AI Act italiano, ora in discussione in Parlamento, mette in evidenza la necessità di un approccio più incisivo.
Lo studio stima che il 100% delle aziende intervistate ha già adottato o prevede di adottare soluzioni di IA generativa, rispetto al 78% dello scorso anno.
La metà di queste aziende ha registrato aumenti di produttività superiori al 5%.
Tuttavia, il 63% degli imprenditori segnala che le competenze in materia di IA non sono ancora diffuse, posizionando l’Italia solo al settimo posto in Europa per programmi di studio dedicati.
Inoltre, l’Italia è solo sedicesima tra i Paesi OCSE per competenze nel settore, una situazione aggravata dalla fuga di cervelli.
Le startup nel campo dell’IA sono limitate, e gli investimenti ci collocano al ventesimo posto a livello globale.
È necessaria una politica industriale che integri l’IA nella pianificazione economica a lungo termine, per posizionare l’Italia ad un livello almeno accettabile.
Dubai è la Capitale Mondiale dell’AI
Dubai si sta affermando come un centro globale per l’intelligenza artificiale (IA), come affermato da Sam Altman, CEO di OpenAI, che ha sottolineato come la città fosse in anticipo sui tempi.
Negli ultimi anni, Dubai ha fatto passi da gigante nell’innovazione tecnologica, diventando un luogo ideale per vivere e investire.
Recentemente, Dubai ha attirato l’attenzione internazionale per il suo impegno verso l’IA.
La città sta investendo ingenti risorse in infrastrutture tecnologiche e formazione professionale, creando un ecosistema favorevole all’innovazione in vari settori, dalla sanità ai servizi pubblici.
Con l’iniziativa “One Million AI Prompters”, Dubai si è proposta di formare un milione di persone nelle competenze legate all’intelligenza artificiale nei prossimi tre anni, realizzando un programma pionieristico a livello mondiale.
Gli Emirati Arabi Uniti stanno diventando un punto di riferimento per i giganti della tecnologia globale.
Aziende come Microsoft, Google e IBM hanno partecipato a eventi di rilevanza internazionale, dimostrando un forte interesse per collaborazioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale.
Sheikh Hamdan bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, presidente del Dubai Future Foundation, ha dichiarato che l’obiettivo è rendere Dubai la città più preparata per il futuro.
Con Dubai e Abu Dhabi al centro di questa trasformazione, gli Emirati Arabi Uniti mirano a ridurre la loro dipendenza dal petrolio e a diventare leader nell’IA.
Entro il 2031, l’obiettivo è generare il 40% del PIL attraverso l’intelligenza artificiale, sostenuto da investimenti miliardari e dall’assegnazione di un primo ministro dedicato all’IA.
Per chi sogna di trasferirsi a Dubai, la città offre un ambiente innovativo con infrastrutture all’avanguardia.
Progetti come i taxi volanti rappresentano un passo verso un futuro più efficiente nel trasporto urbano.
Non solo un centro economico, Dubai è anche una città accogliente per le famiglie, con scuole internazionali, strutture sanitarie di alta qualità e numerose attività ricreative.
Il panorama economico di Dubai offre innumerevoli opportunità per gli investitori, grazie a politiche fiscali favorevoli e stabilità economica.
Il settore tecnologico è in rapida crescita, con molte startup e aziende internazionali che scelgono Dubai come base operativa.
Iniziative come il Dubai Future Accelerators e l’Area 2071 rappresentano solo alcune delle opportunità disponibili per imprenditori e investitori.