ISTAT rivela che l’età media in Italia tocca quasi i 46 anni. Questo significa che, se il trend dovesse confermarsi nei prossimi tempi, l’Italia sarebbe un Paese destinato ad invecchiare sempre più. I giovani? Hanno deciso di trasferirsi a Dubai, dove l’età media è di appena 27 anni.
Demografia Italia: un Paese sempre più vecchio
Il Rapporto Annuale ISTAT 2023 ha esaminato il panorama demografico italiano e le sue implicazioni a lungo termine sulla crescita del paese.
Durante la presentazione a Montecitorio, l’Istituto nazionale di Statistica ha evidenziato le conseguenze della crisi sanitaria sull’economia e la società, con un aumento delle disuguaglianze nei redditi e nelle opportunità.
Il numero di residenti in Italia al 31 dicembre 2022 è di 58,851 milioni, con una diminuzione rispetto all’anno precedente.
La percentuale di cittadini stranieri è dell’8,6% dei residenti, in leggero aumento.
Il 2022 ha registrato un record storico per il minimo di nascite e un elevato numero di decessi.
La fecondità si attesta a livelli simili al 2020, ma inferiori al periodo pre-pandemico, con un’età media al parto in aumento.
L’incremento della popolazione anziana e la riduzione della popolazione in età attiva sono tra le principali tendenze demografiche in Italia.
La longevità rimane alta, ma la sopravvivenza è inferiore al periodo pre-pandemico.
L’impatto della crisi sul sistema sanitario ha influenzato la programmazione delle cure mediche, con particolare riguardo alle donne.
La povertà intergenerazionale è un problema significativo in Italia, con un terzo degli adulti a rischio povertà che proviene da famiglie in difficoltà finanziarie.
Italia: più anziani che giovani
L’Istat riporta che l’Italia si caratterizza per un’elevata percentuale di anziani rispetto ai giovani, con 187 anziani per ogni 100 giovani.
Un giovane su dieci abbandona prematuramente gli studi superiori.
Più di un terzo degli adulti ha al massimo il diploma di scuola media.
Il 58% delle donne assassinate sono vittime del partner.
Nel 2022 si è registrato un significativo squilibrio di genere sul mercato del lavoro.
Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, negli ultimi anni in Italia si sono verificate importanti trasformazioni demografiche, tra cui:
- la diminuzione della fecondità;
- l’aumento dell’aspettativa di vita;
- l’invecchiamento della popolazione.
Nonostante il calo della fecondità, nel 2021 si è registrato un lieve aumento (1,25 figli per donna) e l’età media al parto è salita a 32,4 anni, una delle più alte in Europa.
La speranza di vita è di 80,5 anni per gli uomini e 84,8 per le donne.
Dopo il calo dei matrimoni nel 2020 a causa della pandemia, nel 2021 si sono celebrati 180.416 matrimoni, un aumento dell’86,3% rispetto all’anno precedente.
Le separazioni e i divorzi nel 2021 sono aumentati rispettivamente del 22,5% e del 24,8% rispetto all’anno della pandemia.
L’indice di vecchiaia ha raggiunto il valore di 187,6 anziani ogni cento giovani.
L’Italia si posiziona come uno dei Paesi più anziani dell’Unione Europea.
Nel 2021, a causa della pandemia da Covid-19 e del calo delle nascite, si è registrato un decremento della popolazione residente (-0,3% rispetto all’anno precedente).
I giovani italiani scappano a Dubai
Nel 1970 la popolazione di Dubai contava cinquantamila individui.
Nel 2000, il numero si era incrementato a novecentomila.
Oggi, si avvicina quasi ai quattro milioni, con un’età media di 27 anni e l’85% della popolazione costituito da immigrati provenienti da ogni angolo del globo.
Si prevede che entro il 2024 la popolazione toccherà i 5,8 milioni di abitanti.
Questi dati demografici delineano un quadro più preciso del Prodotto Interno Lordo nel contesto del successo o del declino di una società.
I numeri relativi a Dubai rivestono un’importanza particolare poiché indicano una direzione di sviluppo per l’intera regione.
I giovani di tutto il mondo decidono di trasferirsi a Dubai.
L’Emirato rappresenta il territorio più attrattivo per i giovani businessman di tutto il globo.
